Se in un primo momento l’idea non è assurda, allora non c’è nessuna speranza che si realizzi. Albert Einstein
mercoledì 13 aprile 2016
giovedì 24 marzo 2016
E ora in cucina con il juke box jazz
In questo progetto, al quale tengo
molto, ho provato a coinvolgere un'amica e professionista con la
quale collaborai negli anni passati.
Si tratta di Lilla Nigro di Sano eGustoso. Con lei condivisi corsi di cucina e conferenze di Terapia
Alimentare. Ciò che mi ha sempre colpito di Lilla è la sua capacità
di introdurre il suo essere Mediterranea in ogni piatto, il rendere
gustoso ogni alimento e il suo riuscire a elaborare semplicemente
anche alimenti apparentemente sapidi e renderli una piacevole
portata.
E' una chef che in altre occasioni
collabora con ARCI, ha svolto corsi di cucina negli anni passati e
conduce con maestria cene presso lo stesso Circolo Arci di Trobaso.
Quando la incontrai, una settimana fa,
le parlai del progetto, le illustrai la mia idea di una cena
semplice, divertente e che rappresentasse i colori del Juke box (che
come vedrete saranno un fulcro della realizzazione pratica della
serata, anche grazie alla grafica realizzata da Stefano Sarazzi ndr).
Lei si mostrò entusiasta e così nella
serata del 15 aprile presso il Circolo di Trobaso ci sarà in cucina
Lilla Nigro.
La serata riservata ai soci ARCI, avrà
il costo di 15 euro bere escluso.
E' gradita la prenotazione.
Il menù approssimativo
Las entradas coloridas
Delizia di hummus rosso
Cavolfiore sfizioso con pomodorini
cherry
Carpaccio di barbabietola con
parmigiano
Rotolo in sfoglia con porri e foglia
verde
Bateria completa (El plato central)
Timballo di riso basmati con verdure
miste, nocciole e pomodorini secchi alla siciliana
Final
Tiramisu alle fragole e amaretti
Per info e prenotazioni:
jukeboxjazz@libero.it
cristinasavi76@gmail.com
Dopo il 6 aprile anche telefonando al 0039 3476446152
lunedì 14 marzo 2016
"Stanno facendo di me un vecchio cieco felice"
Intervista a Marino Mazzoni il 10/03/2016
Cos'è il progetto Juke Box Jazz?
"L'idea del progetto nasce dal desiderio di proporre
condivisione ricreativo-culturale tra chi ascolta e chi suona. Si tratta quindi
di offrire la possibilità per il pubblico di scegliere i brani che desidera
ascoltare all'interno di una larga rosa di titoli, che abbraccia diversi generi
musicali. In particolare, chi ascolta sceglie in perfetto stile juke box live
definendo il taglio della serata stessa, che assume di volta in volta
connotazioni diverse a seconda della casualità dei brani scelti."
GRAZIE MAESTRO
A chi mi ha insegnato
l’umiltà
la tenacia
e la sofferenza
di chi ama suonare,
un ricordo
ed un augurio
per la vita.
Marino Mazzoni
Chi e come fa nascere Juke Box Jazz?
Ho esposto
questa idea a Michele Gori, capace professionista oltre che caro amico da
sempre. Da dilettante in pensione quale sono, gli ho presentato l'idea e lui
l'ha condivisa vedendola come un modo intrigante e simpatico per poter
costruire un momento di valido intrattenimento e si è dato disponibile per darle
concretezza.
In seguito ha coinvolto la cantante Elisa Marangon, che ha dato la
sua disponibilità professionale a partecipare al progetto e a sua volta ha
contattato il contrabbassista Rodolfo Guerra, e anch'egli ha dato parere
favorevole a partecipare professionalmente a Juke Box Jazz. Si è creato così il
quartetto che musicalmente si è incontrato per pianificare il progetto, e
giunti a conclusione positiva si è passati alla realizzazione dell'idea.
La fortuna ha
quindi voluto che lungo il percorso si potesse incontrare Cristina Savi che ha
accolto l'idea e da subito si è impegnata molto curando gli aspetti della
comunicazione, di ogni tipo di contatto e dell'organizzazione, mettendo a
disposizione del progetto tempo e competenze che le sono proprie per
professione e passione.
Stessa cosa vale per Stefano Sarazzi, anche lui coinvolto da
amicizia antica, che da un punto di vista grafico, e di immagine, ha messo
affettuosamente a disposizione la propria ultraventennale esperienza nel campo
della comunicazione abbracciando così il progetto.
Le notevoli professionalità e le valenze artistiche di
Michele, Elisa e Rodolfo sono riscontrabili nelle loro attività concertistiche
e didattiche, consultabili anche sui rispettivi siti internet mentre invece per
quanto riguarda me, posso dire che nel percorso autodidattico con la batteria,
cammino fraternamente accompagnato e consigliato da Paolo Pasqualin.
Ultimamente ricevo, con cadenza mensile e in compagnia
dell'amico Alberto Beer, i consigli fraterno-musicali di Ramberto Ciammarughi.
Frequento un Jazz lab tenuto da Roberto Mattei (contrabbasso), insieme a Zorhaide
Oggiano (chitarra), e Roberto si dice soddisfatto del lavoro svolto in questi
anni. Io quindi non posso che ringraziare con affetto particolare Ramberto, Roberto
e Paolo che insieme agli amici musicisti e non, con cui ho condiviso la musica
negli ultimi trent’anni, stanno facendo di me un vecchio cieco felice.
Marino Mazzoni
Quando il primo appuntamento live?
La prima serata si svolgerà venerdì 15 Aprile presso il
circolo ARCI di Trobaso.
Presto verranno forniti tutti i dettagli.
La speranza è che tutto ciò sia qualcosa che possa continuare
nel tempo e crescere ancora, anche solo per quanto sia bello provarci e incontrarci.
A chi rivolgersi per informazioni e prenotazioni?
-
cristinasavi76@gmail.com
-
Dopo il 6 aprile anche telefonicamente al numero
347/6446152
venerdì 11 marzo 2016
Le emozioni con il jazz
Non sono una musicista, tanto meno una musicista jazz, preferisco usufruire della musica in qualità di ascoltatore che perdermici da attore.
Ci ho provato, ma cambiano le sensazioni. Non riesco a metterci lo studio e la rielaborazione di quanto apprendo trasformarlo in musica.
Ci vuole, in tutte le arti, una capacità di astrazione nella creatività e di creatività nell'astrazione che non sono per tutti.
Così credo che mi venga più facile con colori e pennelli che non con note e spartiti.
Detto questo, forse per una mia passione innata, guardo sempre con grande ammirazione i musicisti, per una loro capacità che non mi appartiene, per una sensibilità che molti hanno, per la dedizione necessaria allo strumento e per la creatività che a loro è necessaria per non essere delusi dalla propria musa.
Ma non avevo mai inteso la musica come "linfa vitale", ovvero come condizione necessaria e sufficiente perché si possa essere entusiasti di esserci, desiderosi di andare avanti, e motivati a stare bene.
Ebbene, l'ho scoperto conoscendo Marino Mazzoni (come scrissi nel presentare un progetto che lo riguarda in prima persona) e ne ho avuto conferma ieri incontrandolo e ascoltandolo raccontarsi.
Mi è chiaro il legame tra lui e la musica, per le sensazioni, per la gratitudine e per il contatto costante che gli fornisce con gli altri esseri umani. Esseri umani speciali per lui. Amici veri alcuni, tanti che con lui hanno un comune denominatore: la musica.
Ho sentito dalle sue parole rispetto, stima e riconoscenza, con quell'umiltà di chi non si sente di volere dei benefici perché non vedente, che comprende l'altro nelle proprie assenze e che è consapevole che ognuno in fondo fa ciò che può.
Mi ha emozionato il suo dono, una raccolta di sue poesie, scritte alcuni anni fa. Parole che celano una persona che non ha perso un minuto non sentendosi vivo.
Grazie Mari!!
In quei momenti
Non so
se le mie mani
esprimeranno mai ciò
che mi attraversa in quei momenti ...
Se non sarà avrò fallito
ma insieme
staranno comunque
rabbiosa sconfitta e l'intensa emozione
d'aver provato a parlare col sangue.
Marino Mazzoni
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lunedì 7 marzo 2016
E' ora di jazz italiano, con La Repubblica
Anche La Repubblica decide di dedicare spazio al jazz italiano (a dieci anni dal progetto precedente) con la distribuzione di una serie di DVD (a partire dal 9 marzo con La Repubblica e L'Espresso) realizzati in collaborazione con la Casa del Jazz di Roma.
Si tratta del progetto "Jazz italiano live" 2016 - Quando improvvisare è un'arte
Non si tratterà solo di un'iniziativa che riguarda la raccolta delle 18 uscite settimanali previste dal quotidiano nazionale.
Ma il progetto vede un'integrazione reale tra supporto fisico (da collezzionare) e supporti multimediali (da vedere e da ascoltare), saranno infatti organizzati: una serata dedicata al jazz a Webnotte , il webshow del martedì sera alle 21 condotto da G.Castaldo ed E.Assante (si parte l'8 marzo ) e Jazz Corner, dei mini live registrati presso la Casa del Jazz e che saranno delle anteprime delle uscite in edicola, e nei quali i protagonisti presentano i propri progetti.
Il primo in edicola è Paolo Fresu, con il suo nuovo progetto Around Tuk, e sempre il trombettista è il protagonista del primo mini-live, che si può vedere in anteprima qui.
Per l'occasione Fresu omaggia i lettori di La Repubblica del brano NUOVO SOGNO (non contenuto in Around Tuk)anch'esso scaricabile in mp3 al sito di La Repubblica. E che vi consiglio caldamente. Un brano con Fresu al filicorno e tromba e Signorile (autore del brano) al pianoforte.
Le prossime uscite, sempre di mercoledì. a euro 9.90, con La Repubblica e L'Espresso
Buon Jazz!!
L'articolo completo e originale si legge su repubblica.it a questo link
Si tratta del progetto "Jazz italiano live" 2016 - Quando improvvisare è un'arte
Non si tratterà solo di un'iniziativa che riguarda la raccolta delle 18 uscite settimanali previste dal quotidiano nazionale.
Immagine tratta da repubblica.it |
Ma il progetto vede un'integrazione reale tra supporto fisico (da collezzionare) e supporti multimediali (da vedere e da ascoltare), saranno infatti organizzati: una serata dedicata al jazz a Webnotte , il webshow del martedì sera alle 21 condotto da G.Castaldo ed E.Assante (si parte l'8 marzo ) e Jazz Corner, dei mini live registrati presso la Casa del Jazz e che saranno delle anteprime delle uscite in edicola, e nei quali i protagonisti presentano i propri progetti.
Il primo in edicola è Paolo Fresu, con il suo nuovo progetto Around Tuk, e sempre il trombettista è il protagonista del primo mini-live, che si può vedere in anteprima qui.
Per l'occasione Fresu omaggia i lettori di La Repubblica del brano NUOVO SOGNO (non contenuto in Around Tuk)anch'esso scaricabile in mp3 al sito di La Repubblica. E che vi consiglio caldamente. Un brano con Fresu al filicorno e tromba e Signorile (autore del brano) al pianoforte.
Le prossime uscite, sempre di mercoledì. a euro 9.90, con La Repubblica e L'Espresso
Data
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Autore
|
9/03/2016
|
PAOLO FRESU
|
16/03/2016
|
STEFANO BOLLANI
|
23/03/2016
|
ROBERTO GATTO
|
30/03/2016
|
MASSIMO NUNZI
|
06/04/2016
|
ENRICO RAVA
|
13/04/2016
|
GIANLUCA PETRELLA
|
20/04/2016
|
STEFANO DI BATTISTA
|
27/04/2016
|
DANILO REA
|
04/05/2016
|
RITA MARCOTULLI
|
11/05/2016
|
ENRICO PIERANUNZI
|
18/05/2016
|
PAOLO DAMIANI
|
25/05/2016
|
FABRIZIO BOSSO
|
01/06/2016
|
ARTISTI VARI DONNE (omaggio Janis)
|
08/06/2016
|
GIOVANNI GUIDI
|
15/06/2016
|
FRANCESCO BEARZATTI
|
22/06/2016
|
MARIA PIA DE VITO/ENZO PIETROPAOLI
|
29/06/2016
|
GIOVANI LEONI (omaggio Nirvana)
|
06/07/2016
|
GIOVANI LEONI (omaggio Hendrix)
|
Buon Jazz!!
L'articolo completo e originale si legge su repubblica.it a questo link
giovedì 3 marzo 2016
Dal VCO il primo juke box jazz dal vivo
E' giunto il momento di presentarvi i componenti della formazione che rappresenta il cuore pulsante dell'iniziativa:
Ho pubblicato il comunicato stampa del progetto in modo che tutti gli interessati possano avere o richiedere tutte le informazioni di interesse.
- Elisa Marangon - voce e pianoforte
- Michele Gori - fluati
- Rodolfo Guerra - contrabbasso
- Marino Mazzoni - batteria
key of jazz |
Ho pubblicato il comunicato stampa del progetto in modo che tutti gli interessati possano avere o richiedere tutte le informazioni di interesse.
Questo è utile anche per i gestori di locali interessati a juke box jazz.
Non esitate a fare qualsiasi domanda.
Buona giornata
mercoledì 2 marzo 2016
In Italia "Per un jazzista non c'è prospettiva di lavoro"
E' l'affermazione di Andrea Domenici nel bell'articolo di Sara Mauri (twitter @SM_SaraMauri) e che fa riflettere sul mercato della musica in Italia.
Negli anni ho potuto verificare come tale affermazione sia vera.Ho ascoltato ottimi musicisti jazz che a fatica trovano date per serate e concerti.
Ho analizzato l'Italia dei locali Jazz dove a parte le promesse e alle non-risposte non ottieni contratti.
Ho studiato il Paese di Festival Jazz (quasi ogni città ne organizza uno) e ti accorgi che girano sempre gli stessi nomi.
Ho letto di nostri musicisti che vengono notati altrove.
Avvenire |
"La crisi del jazz attuale è la crisi del mondo attuale. "Questo lo scriveva Franco Pecori - la Repubblica 1980
Parla di un mondo diverso, di esigenze diverse e di bisogni diversi, ma di sicuro c'è che qualsiasi forma di cultura, e la diffusione della stessa, siano riflesso e conseguenza del mondo in cui vive.
E chiudo con una domanda, anzi con LA DOMANDA (che si pongono Balestri e Malaguti nel testo Organizzare musica - Editore Francoangeli):
Perchè il jazz non è sostenuto da adeguati investimenti
privati?
Ma solo da poche associazioni culturali e
dalla pubblica amministrazione, tanto da far diventare assistenzialismo l'attività
volta al riuscita del genere?
Concordo con loro che sostengono che per risollevare il settore sia necessaria una mediazione tra fatto artistico, piano economico e progetto gestionale/organizzativo.
Ovvero anche la musica necessita di capacità organizzative e progettuali e nuove forme di comunicazione perché vi siano la competenza e l'umiltà di "chi la fa" e la consapevolezza e il rispetto di "chi la organizza".
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martedì 1 marzo 2016
Sono solo canzonette
Nasce da un'idea di Marino Mazzoni.
Ossolano di adozione, emiliano di nascita. Vive a
Villadossola e respira da anni le note di grandi professionisti del jazz "home
made", come F. Spadea, R.Olzer, M. Gori, P.Pasqualin, R.Mattei sempre curioso
di apprendere e migliorare. Amico e allievo di R.Ciammarughi, è dedito allo
studio e all'approfondimento della tecnica.
Non vedente da dieci anni (ora è un'over 60) inizia il suo
percorso tra cassa, rullanti e piatti.
Juke box jazz nasce
nella sua mente per avvicinare ad un linguaggio musicale
(quello del jazz
appunto)
un pubblico, oltre che di appassionati, anche di scettici.
Una proposta di intrattenimento basata sulla relazione su
ogni fronte. Una proposta seria, sia per il professionista che interviene
che per l'ascoltatore/attore della serata.
Entrambi divengono parti attive.
Si partirà da una selezione di circa una quarantina di brani
(per ora, poi aumenteranno), divisi per generi: ballad, american swing,
bossanova, american swing, etc tra i quali il pubblico potrà scegliere quale
preferisce ascoltare, proprio nell'ottica del funzionamento del juke box, tra
melodie preferite o sconosciute.
Si tratta di brani che spaziano da autori popolari come Pino
Daniele e Miles Davis, fino a nomi meno conosciuti al grande pubblico estraneo
al jazz come R.Henderson e J.Klenner.
Ogni persona avrà a disposizione la scelta di due brani, che
insieme ad altri verranno posti all'attenzione della formazione musicale,
attraverso biglietti il cui formato ricorda in forma originale le etichette dei
vecchi juke box.
La prima serata è in programma per il 15 aprile 2016 presso il
Circolo di Trobaso.
Sarà prevista la cena, a partire dalle ore 20, e
juke box jazz. A breve tutti i dettagli.
Nella speranza e con la determinazione di diffondere il
progetto altrove.
Perché il jazz smetta
di essere qualcosa da spiegare e divenga qualcosa da ascoltare.
E questo progetto un sogno da realizzare.
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